Summertime


Qualità generale:
Qualità educativa:


IDEATORE: Mirko Cetrangolo e Anita Rivaroli
INTERPRETI: Ludovico Tersigni, Rebecca Coco Edogamhe, Giovanni Maini, Amanda Campana
SCENEGGIATURA: Enrico Audenino, Mirko Centrangolo, Francesco Lagi, Anita Rivaroli, Daniela Delle Foglie, altri
PRODUZIONE: Cattleya
ANNO DI USCITA: 2020-2022
STAGIONI: 3 (24x34-54')
PRIMA MESSA IN ONDA: Netflix
DOVE SI PUÒ VEDERE ORA: Netflix
GENERE: dramma adolescenziale

Età cui è rivolta la serie (secondo noi): >16
Presenza di scene sensibili: alcune scene a contenuto sessuale sia eterosessuale che omosessuale, uso di alcool e droghe, turpiloquio

Summer è una ragazza responsabile e introversa che, a dispetto del nome, odia l’estate. Il padre è un musicista assente e la madre, non appena inizia la stagione estiva, scompare per lavorare in un bar sulla spiaggia. Anche Summer decide di trovarsi un lavoro estivo, per evitare la spiaggia e le feste selvagge. Ma questa estate per lei sarà diversa, perché incontrerà Alex, un ragazzo campione di motociclismo, in rotta col padre a causa di un incidente che lo ha portato fuori pista. Il ragazzo è l’opposto di Summer: ama le feste, le belle ragazze e non sopporta le regole imposte dagli adulti. Insieme a loro, gli immancabili amici di sempre: Edo, amico di infanzia di Summer segretamente innamorato di lei, Sofia, l’amica del cuore di Summer, che non nasconde la sua omosessualità ed è alla continua ricerca dell’amore, Dario, amico di Alex, timido e incapace di avere una relazione affettiva.
Liberamente ispirato al romanzo di Moccia Tre metri sopra il cielo, Summertime non ha niente a che fare con il film del 2004. Questo teen drama è ambientato nella riviera romagnola, durante una delle caratteristiche lunghe estati che cominciano ancora prima della fine della scuola. Due mondi si incontrano, molto diversi ma con problematiche simili, che sono quelle che legano in fondo ogni adolescente: i progetti per il futuro, lo scontro con genitori più o meno presenti e, soprattutto, il bisogno di amare ed essere amati in modo sincero, nonostante la propria e altrui incapacità di gestire un rapporto stabile. Una serie leggera, con una buona regia, ambienti luminosi e colorati, una colonna sonora adatta al pubblico a cui si rivolge ma che vuole raggiungere anche gli adulti attraverso l’amarcord, un’interpretazione discreta da parte dei giovani protagonisti e una sceneggiatura ironica che, mantenendosi (forse un po’ troppo) sulla superficie, senza mai dare troppi giudizi, cerca di affrontare tematiche complesse e a tratti interessanti, utili per aprire una comune discussione tra coetanei e tra le diverse generazioni.

 

 

Approfondimento

La serie vuole indagare con ironia e leggerezza le diverse dinamiche delle relazioni affettive. Le due linee che vengono maggiormente sviluppate sono la relazione tra pari e quella tra generazioni.
A differenza di altri teen drama (come, ad esempio, Skam) dove gli adulti spariscono, qui sono presenti, con tutte le loro fragilità e imperfezioni, ma con una loro ben delineata personalità. La madre di Summer è fragile e insicura, il padre è concentrato sulla sua carriera di musicista, ma entrambi dimostrano di amare profondamente le figlie, e anche se in alcuni momenti sono assenti, sembrano pentirsene o comunque cercare di rimediare in qualche modo. I genitori di Alex, al contrario, sono fin troppo presenti: uno con un preciso progetto sul futuro del figlio, portato avanti con eccessiva pretesa, l’altra, una madre chioccia sempre pronta a dialogare con lui, a proteggerlo, a tentare di toglierlo dai guai. Un lato femminile quindi pronto a sacrificarsi per i figli con più o meno rassegnazione e un lato maschile egoista e duro; coppie travagliate, figure poco autorevoli, ma comunque desiderose di avere una relazione con i ragazzi. Così come il padre di Edo, l’eterno amico di Summer: un uomo capace solo di dispensare consigli assurdi sull’amore, da buon “patacca” romagnolo (interpretato dal comico Giacobazzi), ma pronto a sostenere il figlio in ogni difficoltà.

Le mille strade dell’amore

I ragazzi, da parte loro, in principio non sono niente male, ciascuno alla ricerca di sé stesso, nel tormentato tentativo di decidere per il futuro e capire cosa sia veramente l’amore.
C’è Summer, che non è mai stata innamorata e cerca una relazione pura e sincera; Alex, abituato a stare con tutte con disinvoltura e perseguitato dalle donne in maniera ossessiva; Dario, incapace di intessere rapporti; Edo, innamorato segretamente dell’amica del cuore e Sofia, che vive con assoluta disinvoltura la propria omosessualità, apparentemente alla ricerca di avventure fugaci prive di implicazioni sentimentali.
Ciascuno compirà il suo percorso, crescendo e cambiando lungo il corso dell’estate, secondo la regola, del tutto fuorviante anche se ormai proposta o almeno rappresentata in quasi tutti i prodotti per teenagers, secondo cui prima consumo fisicamente una relazione e poi mi domando se per caso sono anche innamorato.
E, così, qualcuno più fortunato finirà per trovare l’amore, ma chissà se poi durerà davvero, altri si abbandoneranno con poca convinzione ad un sesso senza implicazioni, o riusciranno ad aprirsi a nuove relazioni abbandonando i sogni del passato.

Amicizia e sincerità, questi sconosciuti

In generale, forse, c’è un po’ troppa disillusione, ma emerge bene la necessità degli adolescenti di essere amati, in famiglia e tra i pari, di essere accettati così come sono, di avere qualcuno che abbia il coraggio di accompagnarli con positività verso il futuro.
Forse l’amicizia è l’affetto che, alla fine, viene maggiormente sacrificato nella serie. I rapporti più stretti si rivelano fragili, falsi, ambigui, pronti a spezzarsi o ad essere messi da parte al presentarsi della prima relazione sentimentale.
Anche la sincerità, tanto predicata, non è poi messa in pratica tra i ragazzi, che passano dal dichiarare istintivamente un amore infinito che scompare girato l’angolo, a nascondersi vicendevolmente la realtà non appena se ne presenta l’occasione.
Tra gli spunti interessanti, il rapporto tra Alex e Summer. I due provano a sostenersi nel ricucire i rispettivi rapporti familiari, spingendosi anche un po’ più in là, nell’intuizione, seppur appena accennata, che l’amore non sia solo possedere l’altro ma anche spingerlo a realizzare i propri sogni, a costo di sacrificare una parte di sé.

Ilaria Giudici

Temi di discussione

  • La necessità della presenza genitoriale nella vita degli adolescenti;
  • Il desiderio di amare ed essere amati sia dagli adulti che dai pari;
  • I progetti per il futuro nel rapporto con i pari e con l’autorità genitoriale;
  • La distinzione tra amicizia e amore. Amore come consumo e amore come desiderio di qualcosa di più profondo. Sincerità e stabilità nei rapporti affettivi tra adolescenti.