Schitt’s Creek


Qualità generale:
Qualità educativa:


IDEATORE: Eugene Levy, Dan Levy
INTERPRETI: Eugene Levy, Dan Levy, Catherine O’Hara, Annie Murphy, Chris Elliott, Jennifer Robertson, Emily Hampshire, Sarah Levy, Dustin Milligan, Noah Reid
SCENEGGIATURA: Dan Levy
PRODUZIONE: Not a Real Company Productions
ANNO DI USCITA: 2015 - 2020
STAGIONI: 6 (81x22')
PRIMA MESSA IN ONDA: CBC Television
DOVE SI PUÒ VEDERE ORA: Mediaset Infinity
GENERE: sitcom

Età cui è rivolta la serie (secondo noi): >16
Presenza di scene sensibili: battute su argomenti delicati, situazioni imbarazzanti, allusioni sessuali

Truffati dal manager, i Rose perdono tutto a eccezione di Schitt’s Creek, una singolare cittadina situata nella sperduta provincia dell’Ontario e comprata per gioco. Muovendosi tra le desolate aree della città si incrociano un edificio scarno, sede del Comune, un piccolo diner, un meccanico, un paio di negozi sconosciuti, un cartello di benvenuto osceno e uno squallido motel. Ed è proprio nelle soffocanti stanze di questa fatiscente struttura che si ritrovano a convivere i Rose. L’impeccabile ed elegante imprenditore Johnny, l’anaffettiva e teatrale Moira, ex attrice di soap opera ormai dimenticata, il pansessuale egocentrico David, la spumeggiante e superficiale Alexis dovranno ripensare le loro esistenze, confrontandosi con un’umanità ben lontana dal lusso e dall’eleganza cui sono abituati. Ad accoglierli il rozzo e invadente sindaco Roland Schitt, che impone ai nuovi arrivati la sua presenza, la sarcastica Stevie Budd, proprietaria del motel dove risiedono, che non perde occasione per deridere il loro pomposo stile di vita, e un’intera comunità di personaggi schietti con i quali i Rose saranno costretti a scontrarsi e confrontarsi, ma che alla fine del viaggio si riveleranno preziosi per il loro percorso di miglioramento.
L’umorismo alimentato dalla continua opposizione tra classi sociali rende spassosi i confronti interni al nucleo familiare così come quelli tra i Rose e i cittadini. Quelli più strani, alla fine, risultano proprio i Rose che non rinunciano mai a lusso ed eleganza, neanche durante le ore di servizio sociale. Nonostante eccessi e stravaganze, imparano a farsi amare per ciò che sono, ma soprattutto, dopo una iniziale riluttanza, si lasciano coinvolgere, trovando uno spazio e un ruolo nella comunità. È questo legame d’interdipendenza, insieme ai sentimenti che trasmette, alla leggerezza e alla novità con la quale si affrontano le principali tematiche politically correct, alla comicità pungente che la caratterizza, che contribuisce a spiegare l’enorme successo ottenuto dalla sitcom.

 

 

Approfondimento

Schitt’s Creek è una sitcom canadese ideata a quattro mani dalla coppia padre-figlio Levy. Accolta positivamente da critica e pubblico, la serie ha trovato spazio negli Stati Uniti dove è stata trasmessa da Netflix, che l’ha classificata come TV-MA, ovvero un programma televisivo progettato solo per il pubblico maturo, ed è adesso disponibile in Italia, sulla piattaforma di streaming Infinity, e a pagamento su Amazon Prime.

Due universi opposti  in dialogo

Schitt’s Creek è una satira sull’opposizione tra due universi molto diversi, quello raffinato, ma al tempo stesso effimero dei Rose, e quello provinciale, eppure accogliente, dei residenti di una utopica cittadina di provincia. La comicità si genera sia da questo continuo contrasto, portato alle estreme conseguenze, sia dal confronto tra i quattro componenti della famiglia, costretti dalle circostanze e dalla convivenza nel motel a relazionarsi e conoscersi. L’egocentrismo dei Rose e la convinzione di essere migliori e fuori contesto in quello specifico ambiente è controbilanciato dalla sicurezza dei residenti: Stevie, da sempre relegata dietro una scrivania, riporta spesso i Rose con i piedi per terra, evidenziando continuamente il contrasto tra un passato ormai andato in fumo e la nuova realtà; Jocelyn, la moglie di Roland, offre a Moira un disinteressato rapporto di amicizia; i nuovi spasimanti di Alexis nutrono nei suoi confronti un sentimento sincero cui la ragazza non è abituata, David, pansessuale dichiarato, dopo aver trascorso una notte con la proprietaria del motel Stevie, trova in lei una buona amica, ma è con Patrick, conosciuto nel corso della terza stagione, che preferisce costruire una solida e romantica relazione d’amore e quando proprio Stevie gli chiede maggiori spiegazioni in merito alla sua fluida sessualità, chiarisce il suo punto di vista affermando “Mi piace il vino, e non l’etichetta”.

Una crescita fatta di rapporti sinceri e di scoperta dell’altro

Nel corso delle stagioni, i Rose non rinunciano a ciò che è straordinario e il loro pretenzioso modo di fare e la superficialità che li caratterizza permane fino alla fine, ma scoprono cosa vuol dire l’ordinario, facendo propri dei valori che in un contesto e in una condizione probabilmente diversa avrebbero denigrato. Nel percorso di sviluppo della narrazione, i Rose non cambiano del tutto il loro modo di essere, ma migliorano: i genitori imparano a conoscere meglio i propri figli e a costruire con loro relazioni più autentiche; David e Alexis cominciano a sostenersi, e tutti e quattro, aiutati e mai giudicati dai cittadini di Schitt’s Creek, entrano a far parte della comunità, tessendo rapporti di amicizia sinceri. Allo stesso tempo, i residenti di Schitt’s Creek migliorano grazie al confronto con questa stravagante famiglia. Il rapporto paterno che si genera tra Johnny e Stevie, la maturazione di Alexis, sempre più indipendente e meno egoista, la capacità di Moira di spendersi per il bene della comunità, il cambiamento di David, sono tutti percorsi che generano negli spettatori un facile coinvolgimento. È chiaro che una vita senza amici o punti di riferimento concreti risulta vuota e genera infelicità.

Una scrittura sagace al servizio della rinascita personale

La comicità è al servizio della narrazione, l’umorismo sottolinea continuamente la superficialità dei protagonisti, facendoli risultare piacevoli, e il loro successivo miglioramento individuale, rendendo accettabile qualsiasi battuta, persino quelle più imbarazzanti. Chi si approccia alla serie resta affascinato dalla qualità della recitazione e dal cast, dalle battute, caricate da continui doppi sensi, molti -forse troppi, di tipo sessuale-, e dalle tematiche. Schitt’s Creek, attraverso la storia d’amore tra Patrick e David, una linea narrativa che si sviluppa a partire dalla terza stagione e si protrae fino all’episodio finale con il matrimonio tra i due, è stata particolarmente apprezzata e sostenuta dalla comunità LGBTQ. Al di là di questo, la scelta di donare a ciascun personaggio una seconda possibilità, generata da un percorso di declino e successiva rinascita personale, si è rivelata vincente, rendendo Schitt’s Creek una delle sitcom più amate degli ultimi cinque anni.

Marianna Ninni

Temi di discussione:

  • Il valore delle relazioni familiari e di amicizia come imprescindibili per il percorso di maturazione e crescita personale;
  • Il politicamente corretto;
  • Il sapersi rimettere in gioco e reinventare.