Che Dio ci aiuti! – ottava stagione (in corso)


Qualità generale:
Qualità educativa:


IDEATORE: Carlotta Ercolino, Elena Bucaccio, Mauro Graiani, Andrea Valagussa
INTERPRETI: Francesca Chillemi, Giovanni Scifoni, Bianca Panconi, Ambrosia Caldarelli, Tommaso Donadoni, Ludovica Ciaschetti, Giulio Corso, Margherita Mannino, Gaia Bella
SCENEGGIATURA: Elena Bucaccio, Silvia Leuzzi, Umberto Gnoli, Alessandro Zullato e altri
PRODUZIONE: Lux Vide, Rai Fiction
ANNO DI USCITA: 2011 - in corso
STAGIONI: 8 (152x50-60’)
PRIMA MESSA IN ONDA: Rai1
DOVE SI PUÒ VEDERE ORA: RaiPlay
GENERE: commedia drammatica.

Età cui è rivolta la serie (secondo noi): per tutti
Presenza di scene sensibili: nessuna

CONSIGLIATA DA ORIENTASERIE

Trovate la recensione delle stagioni precedenti qui.

 

Giunta alla sua ottava stagione, ancora in onda su Rai1, la serie che è fra i prodotti di punta di Lux Vide non pare deludere le attese degli affezionati telespettatori, mantenendo ascolti molto elevati. Ancora una volta siamo di fronte a un cambio di location perché le vicende si spostano da Assisi a Roma, dove si trova “La Casa del Sorriso”, la casa famiglia dove suor Angela ha indirizzato suor Azzurra come operatrice residente. Qui ad accogliere, si fa per dire, la nuova protagonista della serie è il direttore della struttura, lo psichiatra Lorenzo Riva, che ha rinunciato a gran parte della professione privata per dedicarsi alla casa famiglia che è anche il luogo in cui ha vissuto con la moglie Serena da poco scomparsa e dove cresce i due figli Pietro, bellissimo giovane, e Giulia, una tenera e irruente bambina. Ospiti della casa sono Olly – una ragazza apparentemente integerrima e perfezionista che però è già stata rifiutata da parecchie famiglie affidatarie – e Cristina, che è rimasta incinta di uno spacciatore poco raccomandabile e si accinge a portare avanti la sua gravidanza non senza tanta apprensione. Poco dopo l’arrivo di Azzurra, entra a far parte del nuovo “nucleo famigliare” anche una terza ragazza, Alysia. Quest’ultima è stata abusata dal proprio fidanzato e tuttavia ha sviluppato una dipendenza affettiva nei suoi confronti. Azzurra e Lorenzo la convincono a trasferirsi alla Casa del Sorriso, con il nome fittizio di Melody.
Se questi sono i protagonisti fissi della serie di cui seguiamo le avventure e disavventure, vi sono poi i personaggi dei casi di puntata che portano i loro problemi presso la “Casa del Sorriso” e ne escono sempre con una soluzione o quanto meno un cambiamento. La serie mantiene sempre alto il suo contenuto valoriale, costituendosi esplicitamente come un racconto corale in cui ha un rilievo predominante la dimensione morale , nonché l’esplicito riferimento alla fede che suor Azzurra testimonia in tantissime occasioni.

 

 

Approfondimento 

 

Come avvenuto in Don Matteo e in Un passo dal cielo, anche questa serie, in modo graduale ma definitivo in questa ottava stagione, cambia la protagonista, che qui diviene a pieno titolo la suor Azzurra interpretata da Francesca Chillemi. Al suo fianco l’ingresso di Giovanni Scifoni, nei panni del dottor Lorenzo Riva. Suor Angela (Elena Sofia Ricci) e Suor Costanza (Valeria Fabrizi) sono da questo momento solo delle guest star, ma è evidente che hanno seminato bene perché la loro giovane consorella segue il loro esempio con entusiasmo, buttandosi a capofitto nelle storie delle ragazze che incontra. Nelle vicende narrate troviamo tante situazioni che vanno dall’elaborazione di un lutto importante (la perdita della moglie da parte di Lorenzo) alle violenze domestiche, dalla perdita dei legami famigliari e dal desiderio di ritrovarli, alla scoperta che il proprio futuro sposo non ha detto la verità, a tante pene d’amore adolescenziali e giovanili.
Con un tono sempre ironico e attento a mantenersi rassicurante, ma non senza momenti di intima commozione e serietà, gli autori spaziano nel mondo della serie con padronanza ed è proprio grazie al grande lavoro di tessitura narrativa che il pubblico continua a seguire le storie dei personaggi, benché nuovi e diversi.
Suor Azzurra – che ha vestito l’abito alla fine della scorsa stagione – appare pienamente a proprio agio nella sua vocazione e molto credibile anche quando la troviamo a tu per tu in preghiera con il crocifisso, proprio come faceva la sua mentore suor Angela. L’arco di trasformazione vissuto da Azzurra la rende interessante e vera per chi la segue dall’inizio e la vede ora in una veste (letteralmente) nuova, ma essa è apprezzabile anche da chi ne faccia conoscenza solo adesso. In lei troviamo la conferma che, quando si lavora bene sulla costruzione dei personaggi, trovare soluzioni felici e credibili per il loro arco di trasformazione e funzionali anche ai vari intrecci narrativi è quasi una conseguenza naturale.

Giovanni Capetta

 

Temi di discussione

  • Il valore incommensurabile della persona umana e la distinzione netta fra errore e individuo che l’ha commesso per una lettura positiva di ogni percorso esistenziale;
  • L’importanza di un contesto accogliente e famigliare per comprendere ed essere d’aiuto ai minori in situazione di disagio;
  • La possibilità di unire approcci complementari per venire in aiuto delle persone che hanno bisogno (antropologia e fede in dialogo proficuo);
  • L’ottimismo e la positività come chiavi sempre valide di interpretazione della realtà;
  • L’intraprendenza ai limiti dell’invadenza come pratica educativa pur di prevenire situazioni di pericolo per i minori coinvolti.