Perry Mason


Qualità generale:
Qualità educativa:


IDEATORE: Rolin Jones, Ron Fitzgerald
INTERPRETI: Matthew Rhys, Juliet Rylance, Chris Chalk, Shea Whigham, Tatiana Maslany, John Lithgow
SCENEGGIATURA: Rolin Jones, Ron Fitzgerald
PRODUZIONE: Dwight Street Book Club, Inflatable, Team Downey
ANNO DI USCITA: 2020 - in corso
STAGIONI: 1 (8x50')
PRIMA MESSA IN ONDA: HBO (Usa)
DOVE SI PUÒ VEDERE ORA: Sky Atlantic
GENERE: crime drama, thriller

Età cui è rivolta la serie (secondo noi): >18
Presenza di scene sensibili: scene di violenza e omicidio, uso di sostanze stupefacenti e alcol, scene a contenuto sessuale, scene di nudo

Los Angeles, 1932. Dopo aver pagato il riscatto del rapimento, i coniugi Dodson ricevono le indicazioni per recuperare il loro bambino, ma quando giungono sul luogo indicato dai rapitori si trovano di fronte a una scena raccapricciante. Inizia così la vicenda di Perry Mason, prima stagione di una serie inedita, trasmessa da HBO. Ispirandosi al personaggio creato da Erle Stanley Gardner e interpretato dal misurato Raymond Burr nella serie televisiva trasmessa da CBS tra il 1957 e il 1966, il nuovo Perry Mason poggia su uno spunto narrativo originale e racconta la genesi del protagonista, ripercorrendone le radici biografiche e i disagi psicologici.
Nelle mani degli sceneggiatori, Ron Fitzgerarld e Rolin Jones, la serie indaga la personalità di Mason, arricchendo la biografia del personaggio con dettagli e sfumature funzionali all’intento di narrare il percorso di cambiamento che lo vede trasformarsi da trasandato detective a brillante avvocato. Ex veterano di guerra affetto da profondi traumi, con un matrimonio fallito alle spalle, un figlio che non vede mai, una fattoria, ereditata dai genitori, piena di debiti e la totale incapacità di creare relazioni significative, il Perry Mason di Matthew Rhys è un eroe controverso che si arrabatta come investigatore privato. Quando le autorità giudiziarie puntano il dito contro Emily Dodson, Perry viene invitato a indagare sul caso dall’avvocato E.B. Jonathan e dalla sua associata Della Street. Affiancato dall’amico Pete Strickland, porta alla luce le scomode verità di un sistema corrotto, popolato da autorità perverse e gruppi di fedeli, raccolti intorno alla carismatica figura religiosa di sorella Alice. All’inizio, Mason si dedica solo alle indagini, ma piano piano, spronato dalla fiducia di Della, si fa carico del caso giudiziario, prendendo coscienza del suo reale talento di avvocato. L’indagine si dipana nel corso delle otto puntate, scavando le debolezze e i punti di forza di questo personaggio profondo e contraddittorio, e affrontando tematiche come razzismo, diversità, fallimento e senso di giustizia.

 

 

Approfondimento

Con Perry Mason HBO stravolge letteralmente le carte in tavola e retrodata la storia al 1932, infarcendo la narrazione di tutti quegli ingredienti narrativi che le sono tanto cari: violenza, sesso gratuito, nudità esplicite, uso di droghe e un insieme di personaggi perversi. La serie si svolge negli anni successivi alla Grande Depressione, con Hollywood in ascesa e le Olimpiadi alle porte, e si sviluppa come un prequel cupo, cinico e dalle tinte dichiaratamente noir.

Los Angeles, il regno della corruzione in cielo e in terra

Quella che vediamo è una Los Angeles arida tanto negli ambienti quanto nelle personalità psicologiche dei personaggi che la caratterizzano e ruotano intorno a istituzioni giuridiche, legali e religiose abituate a giustificare gli sporchi affari, trincerandosi dietro scopi apparentemente più elevati. A legare insieme gli elementi è l’indagine sul rapimento e sull’omicidio del bambino, fil rouge che riunisce intorno a unico nucleo centrale le diverse realtà in gioco. Quella dei poliziotti, rappresentanti di un sistema totalmente disinteressato alla verità e motivato ad assicurare alla giustizia un qualsiasi colpevole pur di risolvere il caso e godere del prestigio che la risoluzione di indagini di una certa levatura si porta generalmente dietro; e quella “dell’Assemblea Radiante di Dio”, una congregazione di fedeli rapiti dal volto e dalla voce di sorella Alice, una predicatrice molto popolare, costruita a tavolino, che solca i palchi e tiene discorsi in radio, invitando i fedeli a non sbagliare, a non peccare, affidandosi a Dio. Il suo personaggio, modellato sulla vera figura dell’evangelista pentecostale canadese Aimee Semple McPherson, viene in realtà strumentalizzato dalla madre Birdy e dagli anziani membri della realtà al fine di arricchire le casse e le finanze del centro.

Demoni interiori e ingiustizie da scongiurare

Tra questi due poli, agiscono tutti gli altri personaggi. Perry Mason, eroe imperfetto dai tipici tratti da detective noir, è un investigatore maledetto, segnato da profondi sensi di colpa, perseguitato dai fantasmi di un passato poco glorioso, logorato da un radicato cinismo, ma è anche un uomo che prova, senza mai veramente riuscirsi, a cercare dei valori e un senso di giustizia in un mondo che percepisce solo ed esclusivamente come marcio. Della Street, anima femminista e progressista, ha un relazione con un’altra donna, lotta contro ogni genere di sopruso e si batte per i diritti civili, invitando, attraverso il suo personaggio, a una riflessione su temi come diversità e accettazione di sé. Paul Drake, qui un poliziotto nero, resiste alla supremazia dei bianchi e difende i suoi saldi principi morali di poliziotto, facendosi strada a gran fatica e aprendo alla tematica del razzismo. Sorella Alice, vittima del suo stesso sistema, se ne allontana per (si spera) interrogarsi sul serio sul senso più profondo e personale della sua fede.

Una cornice ricchissima per una storia vista e rivista

Riuniti intorno a un obiettivo comune, dimostrare l’innocenza di Emily, nel corso degli otto episodi, ciascun personaggio porta avanti le sue personali battaglie, ma la serie è sorretta da strutture d’insieme e archi superficialmente sfaccettati, che sanno tanto di già visto. Le sensazioni son ben diverse da quelle suscitate dall’elegante Raymond Burr. Mentre lì sapevamo di poterci fidare dell’avvocato Mason perché confortati dalla certezza che la giustizia avrebbe fatto il suo corso, risolvendo il dilemma etico e morale in gioco e ripristinando l’ordine, qui proviamo un certo distacco nei confronti di un personaggio con il quale risulta difficile empatizzare. La serie poggia su un cast eccezionale, è attenta alla ricostruzione degli ambienti dell’epoca, ci immerge nelle atmosfere noir, utilizza scenografie e costumi ricercati e riesce persino a mettere a segno un paio di colpi di scena interessanti, ma la vicenda narrativa, spesso faticosa da seguire, appare più come il mero pretesto necessario a far parlare di tutto all’infuori che di una storia davvero interessante.

Marianna Ninni

Temi di discussione

  • La capacità di restare ben ancorati ai propri valori e al proprio credo nonostante un sistema corrotto che induce continuamente ad abbracciare altre vie;
  • La volontà di interiorizzare i propri fallimenti per poi aprirsi all’opportunità di rimettersi in gioco, trovando il proprio posto nel modo;
  • L’importanza dell’attenzione e della propensione all’ascolto per confrontarsi con cognizione di causa su tematiche come diversità, affettività, razzismo e religione, senza lasciarsi governare solo dai luoghi comuni.