Mercoledì


Qualità generale:
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Qualità educativa:


IDEATORE: Alfred Gough, Miles Millar
INTERPRETI: Jenna Ortega, Catherine Zeta-Jones, Luis Guzmàn, Fred Armisen, Christina Ricci
SCENEGGIATURA: Alfred Gough, Miles Millar, altri
PRODUZIONE: 1.21 Films, Millar Cough Ink, Tim Burton Production, Glickmania Media, Tee and Charles Addams Foundation, MGM Television
ANNO DI USCITA: 2022– in corso
STAGIONI: 1 (8x47/52’)
PRIMA MESSA IN ONDA: Netflix
DOVE SI PUÒ VEDERE ORA: Netflix
GENERE: fantasy, horror, teen drama

Età cui è rivolta la serie (secondo noi): >14
Presenza di scene sensibili: alcune scene violente o disturbanti, numerose scene di tensione.

CONSIGLIATA DA ORIENTASERIE

Dopo essere stata espulsa da scuola per aver usato dei metodi poco ortodossi per vendicare il fratello minore preso di mira da una banda di bulli, Mercoledì Addams è costretta a trasferirsi alla Nevermore Academy di Jericho, una scuola privata frequentata dai “reietti”, ovvero creature dell’immaginario fantastico come sirene, gorgoni, vampiri e lupi mannari. Inizialmente decisa a fuggire dalla scuola e a ribellarsi ai suoi genitori (in particolar modo alla madre), un tempo a loro volta studenti della Nevermore, Mercoledì comincerà ben presto a sentirsi sempre più a suo agio, stringendo amicizie non convenzionali e ritrovandosi al centro di una fitta rete di misteri e omicidi, le cui radici affondano nientemeno che ai tempi della nascita di Jericho.
Diretta per metà degli episodi da Tim Burton, Mercoledì (Wednesday) è un teen drama che mescola commedia nera, fantasy e horror in un prodotto accattivante, sia a livello visivo, sia narrativo, adatto a un pubblico transgenerazionale (esclusi i bambini e gli spettatori più sensibili o impressionabili).

 

 

Approfondimento 

Già sulla carta Mercoledì aveva tutti gli ingredienti per rivelarsi un successo: il nome di Tim Burton associato al progetto, l’eredità della famiglia Addams (icona pop che, pur avendo quasi cent’anni, risulta ancora attualissima) da raccogliere, una scuola tenebrosa che richiama sotto molti aspetti l’immaginario di Harry Potter, un mistero da svelare… Non è quindi un caso che, a pochi giorni dall’uscita su Netflix, la serie sia balzata in testa alle classifiche, risultando la più vista in lingua inglese sulla piattaforma e battendo primati fino a oggi indiscussi come quello di Stranger Things.

Un prodotto che sa coniugare bene aspetto narrativo ed estetico

Ma oltre a essere un prodotto ben confezionato, in cui una pluralità di elementi (le colonne sonore di Danny Elfman, storico collaboratore di Tim Burton; l’ottima interpretazione di Jenna Ortega, che lavora per sottrazione e risulta perfettamente calata nella parte, pur senza rinunciare a dotare Mercoledì di un certo calore che favorisce l’empatia del pubblico; la presenza di Christina Ricci, che aveva a sua volta interpretato Mercoledì nei film del ’91 e del ’93… ) cooperano per ottenere un risultato soddisfacente dal punto di vista estetico e intrigante da quello narrativo. Ma Mercoledì funziona, innanzitutto, perché poggia su solide basi tematiche. La protagonista incarna la diversità, ma in una chiave diversa, appunto, rispetto a quella solitamente scelta nel cinema e in televisione: è il diverso fiero di esserlo, soddisfatto, in pace con se stesso, che non desidera cambiare eppure lo fa, quasi impercettibilmente, spinto dagli eventi esterni ma anche e soprattutto dei legami che, seppure involontariamente, finisce per stringere.

Una solida struttura tematica

Il tema della diversità è declinato un po’ in tutti i personaggi: dalla compagna di stanza di Mercoledì, Enid (un lupo mannaro in attesa di trasformarsi, amante del rosa e degli unicorni, che non potrebbe essere più all’opposto della protagonista eppure finisce per stringere con lei un’amicizia forte e non convenzionale) agli altri studenti della Nevermore, ognuno dei quali lotta per conciliare i propri desideri con i poteri che costituiscono il loro punto di forza ma anche il loro limite. Mercoledì affronta in chiave leggera e allo stesso tempo non scontata anche altre tematiche: il rapporto conflittuale tra genitori e figli (e soprattutto tra figlie e madri), la necessità di cambiare, le difficoltà di diventare grandi e di accettare la propria natura, senza appiattirsi su quello che gli altri si aspettano da noi o su quello che sembra un destino già scritto.
Ecco allora che Mercoledì risulta molto più arricchente e interessante di tanti teen drama contemporanei. Evitando tutti gli eccessi tipici di questi (e in particolar modo la triade alcol- droghe-sesso, che sembra ormai imprescindibile) e puntando invece sulla qualità della scrittura, Mercoledì – con il suo sguardo truce, la sua ossessione per le tombe e gli omicidi e una mano ricucita come animale domestico – può offrire spunti di riflessione non banali e mettere in scena un percorso di formazione decisamente più arricchente per il suo pubblico di riferimento.

Cassandra Albani

Temi di discussione

  • Il difficile equilibrio tra rimanere fedeli alla propria natura e aprirsi al cambiamento;
  • La diversità come punto di forza e di arricchimento reciproco;
  • Il complesso rapporto genitori/figli, tra aspettative da soddisfare e percorsi che sembrano già tracciati.