Marta&Eva


Qualità generale:
Qualità educativa:


IDEATORE: Mara Perbellini
INTERPRETI: Giulia Fazzini, Audrey Mballa, Ludovica Longhini, Giulia D'Aloia
SCENEGGIATURA: Mara Perbellini, altri
PRODUZIONE: 3zero2, Rai Ragazzi
ANNO DI USCITA: 2021 – in corso
STAGIONI: 1 (20x20')
PRIMA MESSA IN ONDA: RaiGulp
DOVE SI PUÒ VEDERE ORA: RaiGulp
GENERE: teen drama

Età cui è rivolta la serie (secondo noi): per tutti
Presenza di scene sensibili: nessuna

CONSIGLIATA DA ORIENTASERIE

Cosa succede quando i genitori proiettano sui figli sogni in contrasto con i desideri più umani di questi ultimi?
Marta&Eva, teen drama disponibile sui RaiPlay, racconta il percorso di formazione di due ragazze quattordicenni, molto diverse per carattere e origini, appassionate di musica e sport. Marta, combattiva e perfezionista, viene da una famiglia benestante ed è una promessa del pattinaggio artistico nazionale. Ogni giorno si sottopone a duri allenamenti, seguita dalla madre Camilla che gestisce il palazzetto dello sport dove allena anche le ragazze che fanno parte della squadra delle Blades. Il vero sogno di Marta, però, è quello di cantare.
Eva, coraggiosa e atletica, ha origini africane, ha ereditato da sua madre, scomparsa nel nulla, una splendida voce e viene spronata dal padre Ben, custode del palazzetto dove si esercitano le Blades, a dedicarsi al canto quando in cuor suo preferirebbe piroettare sul ghiaccio e diventare una campionessa. Dopo le iniziali incomprensioni, Marta ed Eva diventano grandi amiche e cominciano a sostenersi a vicenda per aiutarsi a inseguire le proprie passioni.
Intorno alle due protagoniste si muovono molti altri adolescenti, appassionati di sport, canto, musica, videogiochi, ecologia, che contribuiscono ad ampliare il raggio d’azione della narrazione. La serie indaga così tutte le principali tematiche tipiche di questa età, suscitando un’attenta riflessione sul mondo dei ragazzi e sul loro percorso di crescita. Un percorso fatto di amicizie e amori, tradimenti e delusioni, paure e timori, dispetti e soprusi e di tutte quelle sofferenze o quegli ostacoli che tuttavia pesano meno se affrontati insieme a un gruppo di ottimi amici e adulti in grado di dare buoni consigli.

 

 

Approfondimento

Non è semplice raccontare gli adolescenti e l’universo nel quale agiscono. Soprattutto non è facile presentarli in modo genuino e autentico, in contrasto con quelli narrati da tanta televisione d’oltreoceano, dove sono descritti come fin troppo cresciuti ed eccessivamente smaliziati.

Aver il coraggio di seguire un sogno

Non è il caso di Marta&Eva, delicato teen drama che sposta il focus sui sogni degli adolescenti e sull’importanza di seguire la propria vocazione. Nel corso degli episodi si sviluppano due diverse linee narrative: quella musicale, con la passione per il canto di Marta, e quella sportiva, con Eva che ambisce a diventare un vero talento. Nella fase iniziale si sottolinea sia il contrasto con le scelte dei genitori, inizialmente convinti di sapere cosa è meglio per i propri figli, ma pronti a fare un passo indietro per il loro bene, sia il forte legame di amicizia tra le due ragazze, che si sostengono con coraggio e determinazione. A mano a mano che si prosegue con la visione, le ambizioni prendono vita e mostrano le due protagoniste alle prese con gli allenamenti e con le lezioni di canto, sottolineando, attraverso immagini e dialoghi le complessità tipiche di questi due ambiti: la fatica delle prove, la difficoltà a dare il meglio, il costante sacrificio, il peso della competizione, spesso scorretta, la paura del fallimento e il timore del confronto. A tutto ciò si aggiunge la capacità di indagare anche il ruolo dei genitori (sebbene non sia chiaro che fine abbia fatto il padre di Marta) e il peso che i loro comportamenti hanno sul percorso di crescita ed educazione dei figli.

Il meglio e il peggio di una educazione sportiva

Efficace in tal senso la netta contrapposizione tra la mamma di Marta e quella di Giorgia, altra pattinatrice delle Blades e diretta antagonista di Eva. Camilla è una mamma dolce e presente, ma è anche un’allenatrice attenta, abile a spronare le sue ragazze e capace di perdonare le imperfezioni, non solo sportive, ma caratteriali delle sue atlete perché riesce a capire come dietro alcuni gesti si celi un‘evidente richiesta di amore. Stefania, al contrario, lascia emergere il lato più diseducativo di quei genitori troppo ossessionati dal successo e dalla vittoria a ogni costo.
L’ambiente della scuola, dove si muovono anche gli altri ragazzi protagonisti, amplia la riflessione a tematiche quali il bullismo, i primi amori, con il loro carico di emozioni e delusioni, la competizione, la gelosia e l’invidia, sentimenti che emergono persino tra gli amici più stretti. Nonostante ciò, stupisce come di fronte ai comportamenti scorretti di chi non ci è amico, ma persino di fronte alle dure parole o dolorose accuse degli amici, questi ragazzi siano sempre disposti a perdonare e ad abbracciare chi sbaglia.

Una boccata d’aria nell’odierno  panorama televisivo

La narrazione lineare, il linguaggio semplice e facilmente comprensibile, fa di Marta&Eva una serie in grado di parlare a tutti. Seppur risentendo di qualche lungaggine di troppo, di alcune ripetizioni e di una recitazione un po’ acerba (comprensibile dato che molti tra gli attori sono emergenti) la serie, già confermata per una seconda stagione in programma nel 2022, presenta una visione molto positiva dell’universo sportivo e musicale come ambiti di formazione e realizzazione di sé e dell’amicizia come punto di forza per le relazioni tra i ragazzi, per il confronto e per la crescita. Una serie che presenta adolescenti appassionati, in grado di dare il giusto valore ad amicizia, amore, sogno e ambizione non può che rappresentare una sana boccata d’aria nell’odierno  panorama televisivo.

Marianna Ninni

Temi di discussione:

  • L’importanza delle passioni nella crescita e nella formazione dei ragazzi
  • Il valore dell’amicizia vera e della famiglia presente
  • La capacità di perdonare e di aprirsi anche alla relazione con chi ci ferisce
  • L’importanza del sacrificio come presupposto necessario al raggiungimento di un obiettivo.