High School Musical. La serie


Qualità generale:
Qualità educativa:


IDEATORE: Tim Federle
INTERPRETI: Olivia Rodrigo, Joshua Bassett, Matt Cornett, Sofia Wylie, Kate Reinders
SCENEGGIATURA: Tim Federle, Peter Barsocchini, Ann Acacia Kim, Zachary Dodes, autori vari
PRODUZIONE: Chorus Boy, Walt Disney Pictures, Salty Pictures
ANNO DI USCITA: 2019 – in corso
STAGIONI: 3 (22x27'-34' + uno speciale natalizio)
PRIMA MESSA IN ONDA: Disney+
DOVE SI PUÒ VEDERE ORA: Disney+
GENERE: teen drama, musical

Età cui è rivolta la serie (secondo noi): >12
Presenza di scene sensibili: nessuna

High School Musical. Il Musical. La serie è ispirata al popolare film del 2006 (e ai suoi due sequel del 2007 e del 2008) e interpretato da Zac Efron, diventato un vero fenomeno tra i teenagers. Ambientata all’East High School di Salt Lake City, nello Utah, dove si svolgeva il musical originale, la storia è articolata in 10 episodi di circa mezz’ora l’uno e utilizza il formato mockumentary, con brevi intervalli nei quali i protagonisti si rivolgono direttamente alla telecamera per raccontare le proprie emozioni e i motivi del loro comportamento. La vicenda prende le mosse dall’idea della nuova professoressa di teatro, Miss Jenn, di mettere in scena High School Musical a scuola, scatenando subito l’entusiasmo dei ragazzi. I vari episodi seguono passo dopo passo le prove dello spettacolo, nel corso delle quali si rinsaldano i legami tra i protagonisti e s’intrecciano nuove relazioni sentimentali e di amicizia. Punto di forza è l’aspetto musicale, che dà unità alla narrazione e costituisce il terreno dove si appianano i conflitti e si stemperano le tensioni.
L’operazione in generale invece non risulta del tutto convincente. Se la serie sembra rivolta ai preadolescenti presentando un mondo divertente e dove i conflitti e le divergenze tendono a risolversi, al contempo però introduce tematiche impegnative come i rapporti non sempre facili tra figli e genitori e la ricerca della propria identità sessuale, che la renderebbero adatta a un pubblico di età superiore.

 

 

Approfondimento

High School Musical. Il Musical. La serie è il prodotto su cui DisneyPlus ha scommesso, al suo debutto, per coinvolgere il pubblico degli adolescenti.
Nel complesso però la serie – prodotta e scritta, fra gli altri, da Tom Federle, già co-sceneggiatore del film d’animazione Ferdinand – può considerarsi riuscita soltanto in parte. Se l’intento era rivolgersi agli adolescenti di oggi, che non erano nemmeno nati quando è uscito il primo film, resta poco giustificato il ricorso a quel modello, che invece chi adesso ha tra i venti e i venticinque anni ricorda molto bene. Non scatta così l’”effetto nostalgia” e, allo stesso tempo, la narrazione risulta piuttosto debole e i personaggi – perlopiù soltanto tratteggiati – non sono in grado di suscitare un vero coinvolgimento, nonostante la buona prova di quasi tutti gli interpreti, abili soprattutto nelle esibizioni canore.

Miss Jen, professoressa dal passato misterioso

La professoressa di musica, Miss Jenn, è un personaggio dal passato misterioso e, a quanto sembra, non del tutto irreprensibile. Di lei conosciamo poco, se non la sua passione per il musical originale, nel quale pare abbia avuto una minuscola parte. Ma è proprio il suo atteggiamento fuori dagli schemi a conquistare i ragazzi, verso i quali si mostra sempre incoraggiante. Il tempo delle prove diventa così una sorta di zona franca dove ognuno si sente capito e valorizzato. Del resto Miss Jenn è convinta che “tutto quello per cui al di fuori vengono presi in giro, qui dentro li fa brillare”; questo i ragazzi lo percepiscono con chiarezza e si rivela l’arma vincente.  Pur con i suoi evidenti limiti, la professoressa di teatro si occupa dei suoi studenti e crede nelle loro possibilità. Lo stesso non si può dire di altri adulti presenti nella serie: dalla mamma che si trasferisce di continuo per lavoro, incurante dei problemi di relazione che crea alla figlia, a quella che invece si separa e, senza rendersi conto dell’impatto emotivo sul proprio figlio, gli presenta subito il nuovo compagno.

Gli adolescenti Disney sono i figli ideali che ogni genitore vorrebbe avere

Anche nel rassicurante e colorato mondo Disney, tocca ormai ai ragazzi prendersi cura dei propri genitori, consigliando magari al padre di cercarsi una nuova compagna su un sito d’incontri e suggerendo anche l’abbigliamento giusto per la serata. I teenagers di High School Musical sembrano peraltro in grado di cavarsela piuttosto bene da soli. Nei dieci episodi non assistiamo a trasgressioni o eccessi: niente bullismo (se non un vago atteggiamento denigratorio da parte di qualche professore), niente alcool o droghe. Quando ci si trova insieme in casa si fanno al più giochi da tavolo.
Gli adolescenti Disney sono i figli ideali che ogni genitore vorrebbe avere: combinano qualche pasticcio, certo, ma è davvero poca cosa se lo paragoniamo a quanto accade nelle serie teen oggi più popolari. Allo stesso tempo è da evidenziare la lenta e graduale introduzione nei prodotti Disney di tematiche relative all’identità sessuale, qui reperibili nella love story tra due ragazzi gay e nella presenza, sia pure soltanto accennata, delle “due mamme” di una delle protagoniste.
Avviata verso una seconda stagione già in produzione, la serie può costituire comunque un’alternativa a molti teen drama – rivolti in teoria a un target di età più alto – ormai caratterizzati da un clima cupo di cinismo e di trasgressione a tutti i costi.

Stefania Garassini

Temi di discussione

  • La possibilità per tutti – anche se privi di uno specifico talento – di esprimersi in modo creativo e di migliorare l’ambiente in cui si trovano;
  • L’amicizia, coltivata attraverso una passione comune;
  • Le difficoltà nei rapporti genitori-figli.